Committente: Comune di Statte (TA)
Periodo di esecuzione: 2007 – 2008
L’acquedotto del Triglio è una delle più imponenti opere di ingegneria idraulica di epoca romana presente nel territorio tarantino, tanto da percorrere il territorio di tre comuni (Statte, Crispiano e Taranto). L'Acquedotto è alimentato dalle sorgenti che scaturiscono dal Monte Crispiano, confluendo nella vallata del Triglio, ed è costituito da un sistema di gallerie sotterranee artificiali scavate in un banco roccioso. Le gallerie sono alimentate da sei sorgenti, alcune delle quali sono fossili. Queste acque sono drenate, attraverso dei raccordi, in un collettore e vengono convogliate in una galleria principale che passa sotto la collina Montetermiti, attraversa Statte in Via Delle Sorgenti, passa nei pressi dell'attuale Casa Comunale, quindi raggiunge la Fontana Vecchia di Statte e prosegue in direzione di Taranto incanalata sugli archi fino alla città, dove nel suo ultimo periodo di lavoro, alimentava la fontana della Gran Piazza (Piazza Fontana). L'acquedotto del Triglio attraversa Statte lasciando anche qualche piccola traccia in superficie: le torrette in tufo che emergono in corrispondenza della zona sotterranea dell'acquedotto e che distano tra i trenta ed i settanta metri l'uno dall'altro sono in realtà pozzetti di areazione, che ne segnano il percorso lungo la via detta appunto “delle Sorgenti”, impiegati in passato sia per l'estrazione dei materiali cavati sia per la pulizia di detriti che tendono ad ostruire le gallerie. I lavori condotti dalla De Marco s.r.l. hanno consentito il recupero strutturale e funzionale di un tratto ipogeo dell’acquedotto e delle relative torrette di areazione.